Scenario clamoroso per Jannik Sinner, il parere dell’esperto è chiarissimo: ecco come stanno veramente le cose
Prima il ritiro al Masters 1000 di Madrid, rinunciando a scendere in campo nel match valido per i quarti di finale contro Felix Auger-Aliassime. Poi la doccia gelata, arrivata nel pomeriggio di sabato dopo ore di grande fermento: Jannik Sinner non prenderà parte all’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia.
Il problema all’anca destra, palesatosi a Montecarlo e riacutizzatosi durante la kermesse spagnola, si è rivelato più serio del previsto.
L’annuncio ufficiale è stato dato dallo stesso tennista altoatesino tramite i propri canali social. “Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che purtroppo non potrò giocare a Roma”, ha scritto Sinner su Instagram.
Un annuncio che, ovviamente, non ha lasciato indifferenti gli appassionati italiani, affranti all’idea di non vedere Jannik all’opera nel torneo di casa. Questa, però, potrebbe non essere la notizia peggiore.
Quanto è serio l’infortunio di Sinner? Il parere dell’esperto è una ‘sentenza’
Già, potrebbe non essere la notizia peggiore. Ad affermarlo è il Dott. Nicola Santori, chirurgo membro del comitato direttivo della Società Italiana dell’Anca, delegato italiano presso la European Hip Society e responsabile della Faculty di Artroscopia dell’Anca della Società Italiana di Artroscopia.
Tutta colpa del tennis moderno, in cui si usano moltissimo le rotazioni dell’anca. “Se si ha una conformazione dell’anca di quel tipo, ti esponi a un problema e a un danno dell’articolazione, a un’infiammazione ricorrente”.
“Il primo sospetto vedendo Sinner, per chi si occupa di chirurgia mininvasiva dell’anca, è che lui possa avere una problematica di questo tipo. […] É più di un torneo che lo vedo toccarsi l’inguine e mettersi la mano sull’anca: per una persona del suo livello che fa quel tipo di attività, è il momento di capire e andare un pochino a fondo, per capire se c’è un problema strutturale“, ha affermato lo specialista ai microfoni di FanPage.it.
Lo stesso problema, per intenderci, riscontrato qualche anno fa da Andy Murray, il quale poi fu costretto a sottoporsi ad un’operazione chirurgica per farsi impiantare delle protesi.
Il nativo di San Candido, tuttavia, sembrerebbe essere ancora in tempo per ‘salvarsi’, a differenza di quanto accaduto al britannico. “Magari se l’atleta ha sui 20-22 anni correggi in artroscopia questa anomalia e l’anca torna come nuova. Il problema è che se tu aspetti e aspetti, la cartilagine si danneggia e a quel punto correggere la deformità non dà gli stessi risultati. Ed è questo il caso di Murray”, ha spiegato Santori.
Dunque per l’azzurro sarà fondamentale fare tutti gli accertamenti necessari e, qualora venisse effettivamente riscontrato il problema, intervenire in modo tempestivo. In ogni caso, secondo Santori, Sinner dovrebbe prendersi un periodo di pausa.
“È senz’altro opportuno fermarsi, approfondire e fare una completa valutazione della sua situazione. La cosa peggiore è non fare una diagnosi. In teoria rischia che la problematica si trascini e si crei quello scenario per cui ti fermi, poi riparti, poi ti rifermi, poi riparti. Ha fatto bene a fermarsi a Madrid e sono sicuro che è già in buone mani”, ha chiosato il dottore.
Per il classe 2001 nostrano, fermarsi significherebbe saltare sicuramente il Roland Garros e forse anche a Wimbledon, nonché rinunciare momentaneamente al numero uno al mondo. Inutile dire che si tratterebbe di uno scenario davvero poco allettante sia per lo stesso giocatore sia per il tennis in generale.