Max Verstappen è arrivato secondo nel gran premio di Miami vinto a sorpresa da Lando Norris sulla McLaren. Le sue parole fanno discutere
Per la seconda volta in questa stagione Max Verstappen non è riuscito a tagliare per primo il traguardo di un Gran Premio. Era successo in Australia, quando si ritirò a causa della rottura dei freni ed è accaduto a Miami dove è stato beffato dalla McLaren di Lando Norris. Una parziale delusione per il pilota olandese che resta saldamente in testa alla classifica iridata.
Verstappen è il più grande talento uscito dalle Academy del Circus mondiale negli ultimi anni. Era così bravo da convincere i vertici della Toro Rosso a farlo gareggiare quando era ancora minorenne, nel 2015. Da allora però la Federazione Internazionale ha introdotto una norma che vieta ai piloti ancora minorenni di correre in Formula 1 in un week end di gara.
I gran premi sono dunque vietati a chi ha meno di diciotto anni, a meno che non vi sia una deroga. Affinché la FIA la conceda però è necessario il via libera da parte di tutte le squadre, oltre a quello dei vertici dell’automobilismo mondiale. Deroga che era stara richiesta per far gareggiare il talento dell’Academy della Mercedes, Andrea Kimi Antonelli.
Si parla da tempo di questo giovanissimo pilota come di un predestinato ma per testarlo è necessario che acquisisca quanto prima la giusta dose di esperienza. Ma quello della giovane età rischia di essere un falso problema, come sottolineato proprio da Max Verstappen.
Verstappen non ci sta e attacca: “Perché Antonelli non può gareggiare?” Tifosi spiazzati
Il campione del mondo in carica è particolarmente sensibile in merito a questo argomento: la norma in questione è stata discussa e approvata proprio in seguito al suo caso.
“Questa regola è stata introdotta a causa mia e non riguarda solo Andrea, ma può impedire ai giovani piloti di talento di entrare rapidamente in Formula 1, perché devono prima raccogliere i 40 punti per ottenere la superlicenza“.
Verstappen non le manda a dire, soprattutto perché da sempre è schierato con la meritocrazia a prescindere dall’età dei piloti. Il campione olandese ha poi concluso il suo intervento ai microfoni di Motorsport-Total.
“Non sono un grande fan di tutto questo sistema: se un pilota di 17 anni è molto veloce e magari ha solo 20 punti, perché non può entrare da subito in Formula 1?”. Già, perché?