Il campione azzurro ha iniziato le cure i controlli presso il JMedical: ecco cosa manca per poter vedere Sinner a Parigi
Ci siamo. Dopo la prudenza, la paura, le interviste, le tabelle per un ipotetico recupero e le critiche provenienti da ex interpreti del gioco – leggi Andy Roddick – Jannik Sinner si è chiuso nuovamente nel suo silenzio. E nell’etica del lavoro a lui tanto cara.
L’arrivo al JMedical di Torino, dove è seguito costantemente, oltre che dal preparatore Ferrara e dal dottor Semperboni – medico della Federazione ed ex direttore sanitario della struttura – anche dal sui fisioterapista personale Giacomo Naldi, la dice lunga sulla volontà di fare chiarezza il prima possibile relativamente al problema all’anca. E alle possibili conseguenze di un infortunio che ha colpito Jannik nel momento più importante della stagione sulla terra rossa.
“Di sicuro se il problema non è curato al 100% mi fermo ancora, non ho voglia di buttare via tre anni di carriera in futuro. Non ho fretta. Curare il corpo è molto più importante di tutto“, si è affrettato a dichiarare Sinner nella conferenza stampa di Roma, quella tenutasi il 5 maggio assieme al presidente della FITP Angelo Binaghi.
Jannik non si è lasciato condizionare dalla tentazione di forzare le tappe del recupero solo perché all’orizzonte si era manifestata concretamente la possibilità di scalzare Novak Djokovic dalla vetta del ranking mondiale. Il tennista azzurro sa bene che un’eventuale cattiva gestione del recupero dall’infortunio potrebbe compromettere una buona porzione della stagione. Giochi Olimpici compresi, magari.
Dalla redazione di Sky Sport, che ha seguito passo dopo passo gli spostamenti del campione altoatesino da quando sono iniziati gli Internazionali d’Italia, trapela la prima indiscrezione, frutto evidentemente dei primi decisivi passi compiuti nella struttura medica di proprietà della Juventus.
Già da ieri lunedì 13 maggio Jannik è potuto tornare ad allenarsi, senza forzare troppo e senza racchetta, almeno per ora. Sebbene, a tre settimane di distanza dal Roland Garros, la prospettiva non sia esattamente idilliaca, è evidente come lo staff medico, e lo stesso atleta, pensino e lavorino proprio in vista dell’appuntamento parigino.
Considerando che da più parti si era vociferato, negli ultimi giorni, della possibilità di un lungo stop, con un riposo fisico prolungato, il fatto che sia stata fissata la data di ripresa degli allenamenti è da considerarsi, in questa fase, una notizia positiva. Il nativo di San Candido, e con lui i milioni di appassionati, non ha smesso di credere alla partecipazione allo Slam francese, col sogno, mai celato, di alzare al cielo la Coppa dei Moschettieri prendendosi contestualmente lo scettro di numero uno del mondo.
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