Jannik Sinner è già nella storia, nonostante la sua giovanissima età ha raggiunto un traguardo importantissimo, meglio anche di Djokovic e Nadal
Il tennista altoatesino ha completato il recupero dal problema all’anca e si sta disimpegnando bene al Roland Garros. Raggiungere gli ottavi di finale a Parigi non era così scontato, non tanto per la durezza del tabellone quanto per la condizione fisica non ottimale, su una superficie molto esigente come la terra rossa.
Come sta Jannik Sinner? Questa è stata di certo la domanda più gettonata dell’ultimo periodo, a partire dal ritiro del tennista italiano dall’ATP 1000 di Madrid. Prima dei quarti di finale, da disputare contro Auger-Aliassime, il campione di Sesto ha alzato bandiera bianca, per non aggravare una problematica all’anca che iniziava ad essere piuttosto fastidiosa.
Il duro lavoro di riabilitazione e allenamento, presso il JMedical di Torino, gentilmente messo gli a disposizione dalla Juventus, lo ha riportato in buone condizioni, come dimostrato nei primi turni affrontati a Parigi. Avversari come Eubanks, Gasquet e Kotov non erano di certo in grado di impensierirlo più di tanto, ma superarli tutti con 3 set senza troppi affanni è comunque un buon segno.
Anche le sue parole nelle interviste sembrano essere quelle di un giocatore che si sente in fiducia e che sta pian piano ritrovando il giusto passo verso il 100%. La strada è ancora lunga, ma già con il raggiungimento degli ottavi di finale Sinner ha ottenuto un nuovo record nella storia del tennis.
Il quarto turno a Parigi non è di per sé il motivo della soddisfazione statistica per Sinner, ma l’esserci arrivato gli ha permesso di ottenere un altro record molto significativo. Secondo i dati riportati su X da OptaAce, solo 4 tennisti nella storia hanno vinto 31 o più incontri dei primi 33 disputati in stagione, sotto il muro dei 23 anni.
Jannik Sinner è l’ultimo ad essersi riuscito, affiancando mostri sacri del calibro di Connors, Sampras e Lendl. Vicino al nostro campione in questa statistica troviamo, appunto, il Jimmy Connors del1974, l’Ivan Lendl del 1982 e il Pete Sampras del 1994.
Tutti fenomeni della racchetta nel loro prime assoluto, quando sembravano imbattibili. Solo due le sconfitte subite da Sinner in questo 2024, ovvero quella con Alcaraz nella semifinale tiratissima di Indian Wells e sempre in semifinale al Master 1000 di Montecarlo con Tsitsipas (polemiche arbitrali annesse e connesse).
Per capire la portata di tale impresa basti pensare che nemmeno i Fab3, Federer, Djokovic e Nadal, sono mai riusciti a completare un percorso così netto nei primi 33 incontri della loro stagione. Chapeau.
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