Uno dei protagonisti più attesi al Foro Italico ha parlato delle cause che hanno portato ai problemi di Sinner: la sentenza è netta
Tra gli avversari battuti da Jannik Sinner in quella che, fino al ritiro di Madrid, era stata una cavalcata vincente iniziata ad ottobre 2023 e culminata con l’ultimo successo, quello di Miami nella finale del 31 marzo scorso, ce n’è uno che ha fatto del duro lavoro, della voglia di risalire la china, del credere che, sebbene ormai prossimo a spegnere 33 candeline -potesse ancora esprimere un tennis di livello mondiale, la sua missione. Un obiettivo ambizioso, che l’ex numero 3 del mondo può ora dire di aver raggiunto.
Stiamo parlando di Grigor Dimitrov, il bulgaro classe ’91, ultimo superstite – relativamente ai tennisti di prima fascia – del rovescio ad una sola mano che può contare, tra le giovani generazioni, solo Stefanos Tsitsipas come esponente di un certo livello.
L’attuale numero 9 del mondo, che occupa la stessa posizione anche nella Race to Torino del 2024, è stato battuto nettamente da Jannik Sinner proprio nella kermesse in Florida. Dimitrov, che ha potuto constatare sulla propria pelle il valore del campione azzurro, è oggi tra i protagonisti più attesi al Foro Italico.
La contemporanea assenza dello stesso Jannik, di Berrettini, di Alcaraz, e la precoce eliminazione di uno dei favoriti alla vigilia come Casper Ruud, pone obbligatoriamente il nativo di Haskovo tra i possibili candidati alla vittoria finale.
Dopo l’esordio vincente contro Nishioka, Dimitrov ha parlato in mixed zone, lasciandosi andare anche a delle considerazioni sugli infortuni del nativo di San Candido e dell’altro giovane fenomeno del tennis mondiale, Carlos Alcaraz.
Dimitrov è lapidario: “Non è facile per il nostro corpo”
“Ora ho un giorno libero per provare alcune cose in allenamento. Roma? Amo il pubblico, posso sentire la loro energia. È come essere a casa, anche oggi mi hanno supportato”, ha dichiarato il tennista dopo la sua prima partita sulla terra rossa della Capitale. Inevitabilmente, nell’incontro coi giornalisti, l’argomento si è spostato sui due grandi assenti alla kermesse romana.
“Dobbiamo vincere per giocare tante partite. Penso che allungare alcuni tornei non sia la cosa più facile da sostenere per il nostro corpo”, ha proseguito Dimitrov. “Anche se abbiamo un giorno libero, dobbiamo comunque sfruttarlo per allenarci e prepararci. Non importa quanto uno sia forte mentalmente o fisicamente. Ci sono molti fattori di cui potrei parlare. Abbiamo avuto molti ritiri negli ultimi tornei. Il tennis è duro e sta diventando sempre più impegnativo“, ha concluso il bulgaro.